RT info:eu-repo/semantics/article T1 Testimoni dei macelli. Uomini e animali nella poesia di Ivano Ferrari T2 Witnesses of the Slaughters. Humans and Animals in Ivano Ferrari’s Poetry A1 Gilebbi, Matteo K1 Anti-specismo K1 Eco-femminismo K1 Painismo K1 Poesia italiana K1 Post-umano K1 Macellazione animale K1 Studi sull’animalità K1 Animal studies K1 Anti-speciesism K1 Ecofeminism K1 Italian poetry K1 Painism K1 Posthumanism K1 Slaughterhouse K1 Estudios animales K1 Anti-especismo K1 Ecofeminismo K1 Poesía italiana K1 Dolorismo K1 Posthumanismo K1 Matadero K1 Literatura K1 Literature K1 Medio ambiente K1 Environmental science AB Quando le rappresentazioni e le simbologie animali ridimensionano e mettono in discussione lo statuto umano, ci si trova di fronte al passaggio dal “teriomorfismo” alla “questione animale”. Ciò significa che, da semplici tropi, le figure animali divengono operatori epistemologici che forzano un ripensamento dell’antropocentrismo e mettono in luce i limiti dello specismo. Le raccolte di poesie “Macello” (2004) e “La Morte Moglie” (2013) di Ivano Ferrari sono, all’interno della letteratura italiana, tra i più recenti ed intensi esempi di questo passaggio dal teriomorfismo alla questione animale. Queste poesie costituiscono un diario in presa diretta del periodo che Ivano Ferrari ha trascorso come operaio al mattatoio di Belfiore, presso Mantova. La sua scrittura testimonia le tensioni presenti nel rapporto umano-animale quando questi, fuori e dentro il mattatoio, diventano rispettivamente carnefice e vittima, svelando anche i profondi legami tra crudeltà verso l’animale (interspecifica) e crudeltà verso l’umano (intraspecifica). I componimenti di Ferrari mostrano inoltre come, proprio nell’inumanità dello spazio del mattatoio, sia possibile un contatto con l’animale che riduce la distanza tra specie causata dall’antropocentrismo. PB Universidad de Alcalá SN 2171-9594 YR 2016 FD 2016-04 LK http://hdl.handle.net/10017/25223 UL http://hdl.handle.net/10017/25223 LA ita DS MINDS@UW RD 06-dic-2023